
Le aveva promesse ma erano solo una manciata… “Condividiamo quella… Basterà per tutti.”
Immaginiamo i corretti discorsi dei collaboratori, dei primi animatori, adulti, precisi, legati a una quotidianità del lavoro, dei sacrifici, immersi in un’economia incapace di andare al di là di quel che si può vedere. L’unica cosa da fare è mandare presto via tutti. Ognuno avrebbe potuto mangiare a casa propria. E non sarebbe stata colpa di nessuno se qualcuno fosse rimasto senza castagne.
Ancora una volta le parole del Padre, Maestro, Amico dei giovani, spiegano come spesso si è distratti dall’intenzione di risolvere una mancanza enorme con le misure dell’aritmetica. Alla povertà, alla disparità della divisione reale delle risorse si risponde soltanto con il miracolo della condivisione. È la condivisione che moltiplica quelle castagne, come moltiplicò quei cinque pani e quei due pesci; quando qualcuno che ha per sé pensa sinceramente che questo non sia sufficiente alla felicità e mette il suo a disposizione degli altri.
Se ognuno si aprisse a questo richiamo, se ognuno mettesse del suo non temendo di restare senza, la quadratura del cerchio non avrebbe bisogno di algoritmi esatti.