

Pubblichiamo oggi gli articoli delle esperienze estive educative offerte dal PIO XI, vissute dai ragazzi della scuola. Oggi che l’autunno sembra proprio arrivato, che l’anno scolastico è iniziato a pieno ritmo e per molti l’estate è lontana, sono molti a portare nel cuore i giorni dell’amicizia e dell’allegria dei campi estivi salesiani.
È stato molto bello
Il racconto dell’esperienza del campo nell’Oasi WWF
Una bella esperienza nell’oasi naturale del WWF a Jesi. Abbiamo lavorato per una settimana all’Oasi di Ripa bianca, un tempo discarica della città; ripulendola, montando nuove attrezzature e divertendoci. Mi è piaciuta molto questa settimana perché ho fatto nuove amicizie, ho conosciuto splendide persone che ci hanno parlato della loro vita, abbiamo pregato e abbiamo lavorato. Ci sono stati momenti faticosi, soprattutto quando eravamo sotto il sole, e un po’ di noia le prime volte che leggevamo i vespri durante il giorno. Ma alla fine mi è piaciuto, dopo un po’ ci ho fatto l’abitudine grazie anche a un simpatico animatore, Gabriele, a un bravo direttore del campo, Andrea, a don Fabrizio, a tutti gli animatori e a tutti i miei amici.
Prima di partire non ero molto allegro, pensavo che mi sarei annoiato, che gli altri ragazzi non fossero simpatici; ma mi sbagliavo. Ho imparato a fare qualcosa di buono solo per sapere che stavo facendo la cosa giusta senza nulla in cambio, ho imparato come essere un vero amico, e l’importanza di un vero amico. È stato molto bello.
Matteo Sbraga
Un’estate ad….Arcinazzo!
si semina amore…per raccoglierne i frutti durante tutto l’anno
Cosa significa estate per noi? Mare, sabbia, sole, sale, montagna, collina,…ma soprattutto VACANZA! Vacanza che vuol dire libertà, fare quel che vuoi quando vuoi! Eppure non è così proprio per tutti…una dozzina di ragazzi, quest’anno, per tre settimane di vacanza si sono ritrovati ogni mattina alle 9 precise a scuola, e sono stati impegnati fino a mezzogiorno. Ma cosa avranno fatto quei martiri al caldo di Roma, quando avrebbero potuto stare al mare a riposarsi, o in montagna a prendere il fresco? Beh, naturalmente hanno organizzato l’annuale campo estivo di Arcinazzo. Per chi non lo sapesse, il campo estivo di Arcinazzo, che si svolge nella località di Arcinazzo Romano, al Casal Biancaneve, è l’iniziativa aperta alle sei classi della scuola media del PIO Undicesimo, in cui i ragazzi passano una settimana cercando di conoscersi meglio fra di loro e, soprattutto, cercando di esplorare e consolidare il loro rapporto con Gesù, guidati dai loro giovani (e meno giovani) animatori, e da Don Luigi Inchingolo, il Direttore Spirituale delle classi medie. Quest’esperienza è aperta a tutti, ma non per tutti: infatti soltanto coloro che partiranno con le migliori intenzioni potranno davvero trarne beneficio. Io, da giovane animatore, so’ che non potrò mai davvero ripagare tutti i ragazzi per ciò che mi hanno insegnato in una sola settimana…e non potrò mai adeguatamente ringraziare Don Luigi, perché se questo campo è davvero andato a buon fine, è in gran parte merito suo…e, diciamolo, anche del duro lavoro di noi animatori! Se voglio portarvi un esemPIO di ciò che deve essere Arcinazzo per me, devo raccontarvi del falò. Il falò è l’ultima serata, la preferita dei ragazzi, in cui tutti ci riuniamo intorno al fuoco per cantare, ballare e giocare…vedere i ragazzi sorridere, divertiti e pieni di allegria, ti riempie il cuore di quella gioia che altrimenti non potresti mai provare. Perché sapere di aver contributo a mandare un ragazzo sulla buona strada ti riempie di gioia. E lo scopo del campo è proprio questo: far entrare la gioia nelle nostre vite, ed imparare attraverso il gioco ed i momenti seri, cosa significa essere “onesti cittadini e buoni cristiani”. Posso riassumere il Campo Estivo 2013 in tre parole: Università, Pensiero Sterile, Invictus. Iniziamo dall’ultima, Invictus: perché, sebbene il tempo non ci sia stato molto favorevole, almeno negli ultimi giorni, i ragazzi non si sono lasciati abbattere e hanno continuato a divertirsi, non piegandosi alle intemperie. Sebbene il merito di questo vada in parte agli animatori, che sono stato in grado di modificare il campo all’ultimo minuto, se il campo ha funzionato, sono i ragazzi che dobbiamo ringraziare. La seconda parola è il titolo della meravigliosa canzone che ha fatto da sottofondo al campo, scritta ed interpretata dall’animatore Tommaso Arati di Maida, ed acclamata da tutti i ragazzi come la migliore fra tutte quelle proposte. Mi sento di doverlo ringraziare, non solo per la sua splendida canzone, ma soprattutto perché per noi giovani animatori alle prime armi è stato una grande guida, capace di ridere e scherzare con noi, ma anche capace di darci buoni consigli quando ne avevamo bisogno. Insieme a lui mi sento di dover ringraziare anche Martina Pinna, ormai ex-allieva del PIO XI, e Sara Cilia, che sono state due colonne portanti nonché punti di riferimento in questo campo. A nome di tutti dico che speriamo di essere ancora al vostro fianco l’anno prossimo. L’ultima parola: Università. Quest’anno il campo è stato diviso (metaforicamente) in “facoltà” e ogni giorno i ragazzi ne hanno visitata una: Educazione, con Don Bosco come docente; Medicina, con Madre Teresa di Calcutta; Sociologia, con Papa Francesco; ed infine Comunicazione, con Papa Giovanni Paolo II. Questa brillante idea ha coinvolto molto i ragazzi, che ne sono usciti entusiasti come poche altre volte. Li ho visti davvero molto preoccupati per gli “esami finali” che naturalmente sono stati giochi….ma è dal gioco che noi davvero impariamo qualcosa…come il gioco di squadra, la lealtà, l’uguaglianza… Beh, arrivati qui, uso le ultime tre prole per descireve il campo: bello, bello e…bello! Se è stata un’esperienza talmente bella devo ringraziare i miei “colleghi” gli altri aiuto animatori Sergio, Matteo, Francesca, Federica, Simona, Francesca, Martina, Valentina, Chiara, e gli animatori adulti, Caterina, Carolina, la prof. Ruggeri, Massimo e naturalmente Don Luigi! Tutti i ragazzi che hanno partecipato si sono presi un pezzo del mio cuore ed io spero di essere minimamente entrato nel loro…ed è stato commovente quando, alla fine del campo, il mio gruppo mi e ‘ venuto ad abbracciare. Vi voglio bene ragazzi. Ed è proprio questo che si fa al campo, si semina amore…per raccoglierne i frutti durante tutto l’anno.
Matteo Ianni