

Da settembre 2012, le prime classi della scuola media PIO XI di Roma e le prime classi del Ginnasio Liceo Classico e Scientifico PIO XI a Roma, inizieranno la scuola attraverso gli strumenti tecnologici digitali. Ogni studente sarà dotato di un tablet dove potrà installare i libri di testo in formato digitale. Ogni classe sarà dotata di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) e di connessione ad internet, e piano piano tutta l’attività didattica verrà strutturata per aiutare il giovane a orientarsi in un mare di conoscenze, in un apprendimento cooperativo strutturato.
Il progetto, approvato dal Consiglio Direttivo della Scuola, è stato accettato con entusiasmo dai genitori dei ragazzi neo-iscritti e dai professori, impegnati già da giugno, in seminari di studio e approfondimento della didattica 2.0.
L’istituto si è poi associato all’organizzazione “imparadigitale” per inserire il complesso lavoro di rinnovamento in una rete di scuole e associazioni che già dal 2010 lavorano con i nuovi strumenti tecnologici.
Il PIO XI, la scuola di Don Bosco a Roma, diviene così una delle pochissime scuole romane e delle poche scuole italiane ad offrire una didattica che sappia inserirsi nel mondo dei giovani, usando quegli strumenti che gli stessi studenti notoriamente usano.
“No, lo ripeto, ciò non basta.
– Che cosa ci vuole adunque?
– Che essendo amati in quelle cose che loro piacciono, col partecipare alle loro inclinazioni infantili, imparino a vedere l’amore in quelle cose che naturalmente loro piacciono poco; quali sono la disciplina, lo studio, la mortificazione di se stessi; e queste cose imparino a far con slancio ed amore.”
Don Bosco – lettera da Roma 1884
Così nella Lettera da Roma, don Bosco si rivolgeva ai suoi primi salesiani. Quell’invito, quasi un rimprovero, risuona ancora nelle opere salesiane e ogni educatore, laico e consacrato, lo deve sentire a sé rivolto: non basta amare i giovani, occorre che essi si accorgano di essere amati.
In questo semplice e quanto mai rivoluzionario paradigma sta tutta la rivoluzione culturale che don Bosco produsse nella pedagogia moderna e contemporanea.
Nella scuola del PIO XI, la scuola di don Bosco a Roma, vogliamo potenziare ogni luogo educativo: cambiando tecniche e strumenti, ma rimanendo sempre noi stessi!
Una scuola che avvia alla vita, una vita che richiama i giovani a conoscenze e competenze sempre nuove e in continuo mutamento.
Una scuola in cui si può crescere in allegria, dove la valutazione è processo condiviso e strutturato e le lezioni sono pensate secondo la logica della cooperazione: lo studente, dunque, non sarà mai solo di fronte alle difficoltà.
Una scuola che è comunità educativa perché risponde ad una fedeltà ad un carisma religioso che non è ostacolo ma differenza che arricchisce.
Una scuola che è una casa accogliente, dove chiunque non si sentirà mai solo o emarginato.
Tutto ciò anima l’innovazione che stiamo portando avanti: cambiamo per rimanere noi stessi, per essere sempre e soltanto a servizio totale dei giovani del secondo decennio del terzo millennio.